Unbound digital connette startup, investitori e spiriti leader

Unbound-Digital

Provate ad immaginare un evento dove i pionieri dell’innovazione digitale s’incontrano, per dare forma al mondo che verrà.

Immaginate un grande spazio fieristico espositivo itinerante che tocca le principali città del mondo, come Londra, San Francisco e Singapore.

Riempite questo spazio con circa 2500 operatori, divisi tra inventori ed imprenditori, sponsor e società alla ricerca di progetti vincenti da finanziare, leader e manager affamati di ispirazione e idee brillanti, bloggers e media a documentare il tutto.

Benvenuti ad UnBound Digital, uno tra gli eventi più importanti del mondo in fatto di innovazione digitale: un luogo dove i fondatori di start-up internazionali incontrano investitori ed aziende leader.

Un’occasione straordinaria per dare risalto alla propria idea, cercare finanziamenti, fare sistema e networking a livello globale.

L’edizione londinese del 2015, che ha avuto luogo dal 30 novembre al 3 dicembre, si è concentrata sul rapporto tra innovazione e retail e sull’approfondimento dei trend digitali più disruptive in ambiti come l’advertising e il media, la cura della persona, la sicurezza e la finanza.

E i nostri 55 talenti italiani scelti per rappresentare l’eccellenza dell’innovazione Made in Italy non si sono fatti cogliere impreparati presentando start-up tra le più interessanti dei diversi settori.

Nel segmento dell’economia e dei pagamenti digitali, ad esempio, spicca 2Pay: un’applicazione mobile che consente di creare in pochi click sul proprio smartphone un conto prepagato – facile da ricaricare – da utilizzare per pagare comodamente nei punti vendita convenzionati. I vantaggi? Niente contante in tasca, niente problemi di clonazione carta o incertezza di pagamento per gli esercenti, ed un bonus di ringraziamento per ogni acquisto effettuato.

In quello dell’healthcare brilla Medicalbox, un portale nato con la missione di semplificare l’accesso ai servizi sanitari e di consultare e prenotare le prestazioni direttamente dal proprio pc, scegliendo il centro medico più vicino, o quello più economico o, ancora, quello che garantisce un appuntamento più veloce.

E poi c’è XMetrics, un dispositivo elettronico da agganciare agli occhialini da piscina, in grado di registrare i principali indicatori di performance di un nuotatore durante una sessione di allenamento.

I dati raccolti sono sia disponibili al termine del training, per un’analisi completa, che veicolati come feedback dinamici durante la nuotata, per monitorarsi in tempo reale, bracciata dopo bracciata.

Un oggetto semplice, leggero e compatto, in grado di aiutare i nuotatori, sia professionisti che amatoriali, a tenere sotto controllo l’andamento dei propri esercizi, con l’obiettivo di migliorare con più facilità.

Per la nascita di XMetrics, l’accessorio che sta già rivoluzionando il modo di vivere il nuoto, galeotto fu il MIP. L’inventore e CEO, Andrea Rinaldo, e 2 dei soci fondatori, infatti, sono alumni EMBA del MIP Politecnico di Milano.

I giovani leader, proprio tra i banchi di scuola, hanno trovato lo stimolo per creare il dispositivo e, grazie al network a supporto dell’innovazione offerto dal MIP, hanno ottenuto tutti gli strumenti utili e necessari per costruire il business model, rendere vivo il progetto e lanciarlo, con successo, sul mercato.

Un’idea smart e brillante che riflette il carattere innovativo del MIP, per uno stimolo al futuro che parte dal DNA.

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