In principio era il prodotto. Poi è diventato il servizio.
Ora il focus dell’economia si concentra sulla conoscenza: siamo nel pieno della Knowledge Economy, una fase storica in cui sapere, imparare ed aggiornarsi sono gli unici ganci in grado di tenerci ancorati al muro ripido del business.
Ne abbiamo parlato tempo fa: nell’epoca moderna le nostre conoscenze diventano presto arretrate e vanno aggiornate o rimpiazzate del tutto con informazioni nuove.
Le tecnologie cambiano in fretta, i sistemi operativi si trasformano e quella che oggi è la grande innovazione del momento, in realtà ha già le ore contate.
Per questo, un leader di successo non può permettersi di smettere di imparare: l’apprendimento va inteso come un percorso strutturato e costante, a cui dedicare una quota rilevante del proprio tempo.
4 consigli per emergere nel sistema dell’economia dell’apprendimento
Imparare è divertente e stimolante: attenzione, però, ad incanalare nel giusto modo le energie, tracciando un preciso percorso di apprendimento.
Come farlo?
Ecco 4 consigli per capitalizzare sulla conoscenza, dando valore al proprio tempo e investendo in modo intelligente le proprie risorse.
1.Cosa apprendere?
La prima variabile da definire è: quale argomento vale la pena di approfondire?
Per ottenere una carriera in costante crescita e immune al “cambio di stagione” aggiornarsi è fondamentale, ma ancora più cruciale è chiarire quali topic sono i più potenziali.
In un’epoca in cui le innovazioni in termini di hardware, software o di processo emergono repentinamente, può generarsi in fretta il bisogno di personale altamente specializzato. Una domanda che, nelle prime fasi del ciclo innovativo, non trova completo riscontro nell’offerta. Farsi trovare pronti e sempre aggiornati rappresenta quindi un vantaggio rispetto alla concorrenza.
2.Allenatevi alla velocità
Le opportunità non sostano al binario: scappano, correndo fino alla prossima stazione.
Per questo esercitatevi per apprendere velocemente, educando mente e memoria ad immagazzinare le nozioni in tempo record. Tenete sempre in attività il cervello, spaziando tra skills e topic per mantenerlo elastico: leggete, eseguite attività manuali per stimolare la coordinazione, dedicatevi all’apprendimento di una nuova lingua, iscrivetevi ad un corso di specializzazione flessibile per leader.
3.Imparate l’arte del personal marketing
Come un brand, non sottovalutate l’importanza di padroneggiare l’arte del personal marketing: non focalizzatevi troppo sul perfezionare singole skills, ma imparate piuttosto le tecniche commerciali e promozionali per vendere i vostri punti di forza, creare awareness e stimolare intention to buy. Tradotto: mettere in luce le vostre competenze vi renderà appetibili e interessanti per il mercato, e spingerà gli acquirenti – leggasi le grandi Company – ad investire più soldi per avervi a bordo.
4.Monetizzate il bagaglio culturale
Nell’economia della conoscenza, ogni skill ha un valore.
Quando iniziate un percorso di apprendimento, puntate già dritti all’obiettivo da raggiungere: volete ottenere un aumento, cambiare ruolo in azienda, intraprendere un percorso professionale autonomo oppure utilizzare le nuove informazioni che avete appreso per educare gli altri, vestendo i panni di un consulente?
Qualsiasi sia il traguardo, settatelo con precisione ed impostate il percorso formativo in modo equilibrato ed economicamente sostenibile per raggiungere presto il punto di pareggio.
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Essere proiettati verso lo studio costante è un’attitudine da coltivare per sé e da ricercare nei collaboratori esterni: se siete a caccia di una nuova risorsa, valutate nei curriculum le tracce di percorsi formativi continui. Una risorsa interessata a rimanere sempre aggiornata è un dipendente “evergreen”, capace di adattarsi ad ogni cambiamento aziendale.
Corrado Sorgente
Condivido pienamente il pensiero che mi permetto di sintetizzare così : “bisogna essere eterni studenti”.