Perché frequentare un master executive MBA?

È un investimento importante, in termini di tempo dedicato allo studio e di finanze investite. Eppure, frequentare un master executive rappresenta ancora un investimento proficuo, capace di aprire le porte ad un avanzamento di carriera e ai conseguenti benefit di natura economica. Soprattutto quando la business school che lo eroga gode di una consolidata reputazione, agli occhi degli enti certificatori e delle aziende.

Il miglioramento della carriera e dello stipendio percepito non sono però le uniche motivazioni che possono spingere un professionista verso un EMBA.

In un mini ciclo di due post cercheremo di analizzarli più in dettaglio, anche attraverso le testimonianze di chi l’ha frequentato: questa settimana con Paolo Starace, Amministratore Delegato e Managing Director di DAF Veicoli.

Migliori prospettive di carriera ed economiche

Se dopo 2 anni una carriera professionale appare ancora aperta a ogni prospettiva e ripensamento, superata la soglia degli 8 anni di esperienza è naturale – per non dire fondamentale – tirare le somme. Stabilire dove si è arrivati e dove si ambisce ad arrivare. Fare un inventario degli strumenti e competenze di cui si dispone per raggiungere il traguardo.

Qui entra in gioco il master executive. Dati alla mano, è un’arma in più capace di far emergere un curriculum e offrire concrete possibilità di carriera. Secondo i dati del MIP, la business school del Politecnico di Milano, in media entro due anni dalla conclusione di un Executive MBA:

  • l’80% dei diplomati arriva ad assumere ruoli di maggiore responsabilità manageriale
  • il 40% di questi, accede a posizioni dirigenziali
  • il 20% ricopre ruoli dirigenziali in ambito internazionale
  • il 15% diventa CEO

Dato confermato anche in ottica economica dal Washington Post che, riportando i dati dell’executive MBA Council, nota un incremento dello stipendio del 23% al termine del master, e una riduzione del periodo di payback da 23 a 17 mesi, per un valore medio di circa 60.000 dollari

Una visione a 360 gradi del proprio business

Nel video introduttivo Paolo Starace descrive, con un’efficace metafora della biblioteca, un’altra importante valenza di un master executive: offrire i giusti strumenti di analisi del proprio mercato. I manager sono chiamati ad agire in un’ottica sempre più “macro”, afferrare le dinamiche di un azienda nel suo complesso e decidere di conseguenza, in tempi stretti.

Per farlo, l’esperienza acquisita in azienda è fondamentale, ma non sempre sufficiente. Il lavoro quotidiano offre competenze tecniche molto specifiche, permette di muoversi con abilità nel proprio ambito, eppure non garantisce necessariamente una visione a 360 gradi. Il rischio diventa quello di assumere delle decisioni errate, o condizionate dai propri mental models.

Frequentare un master executive serve anche per l’appunto ad allenare la propria visione dell’insieme. Significa acquisire competenze analizzando i casi di successo (o anche clamorosi fallimenti!) in un ambiente accademico e quindi “protetto”, per poi portare il nuovo modus operandi nel proprio contesto professionale. Proprio come un pilota d’aerei che, prima di metter mano sulla cloche del suo velivolo, si applica in ore di studio teorico e di simulatore.

Nel prossimo post esamineremo gli altri vantaggi nella frequenza di un EMBA con Debora Peracchi, BU Director in FIS – Full Integrated Solutions Spa.

Per te, quali sono i principali vantaggi del frequentare un master executive, o quelli che valuti più importanti in ottica carriera?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *