Paura di parlare in pubblico: superarla in 3 step

È la prima classificata tra le fobie. Riguarda 3 persone su 4 e occupa il 20% degli interi disturbi di ansia.

Stiamo parlando del public speaking: la bestia nera dei professionisti e non.

Per molti, indipendentemente dal lavoro svolto, parlare davanti ad altre persone rappresenta una paura insormontabile: colpa della timidezza, del timore di non essere preparati e di subire il giudizio degli altri.

Un ostacolo che, innegabilmente, mostra il suo freno soprattutto quando impedisce ad un manager, ad un leader o ad un imprenditore di esprimere il proprio potenziale inibendo la performance individuale davanti ad una platea.

E visto che un successo è niente senza un palcoscenico su cui celebrarlo, e che le decisioni, sempre di più, passano da ampie condivisioni e presentazioni, è tempo di rimboccarsi le maniche e di superare la paura di parlare in pubblico.

Come?

Attraverso questi 3 consigli pratici.

    1. Allenati per eccellere

Pensi di non essere portato per parlare in pubblico? Stai confondendo il talento con una semplice skill: il public speaking, infatti, non è una dote innata, ma una conoscenza ottenibile durante il percorso professionale. Ritagliati del tempo per studiarne le principali tecniche, per esercitarti e per ricevere e mettere in pratica i feedback di colleghi e conoscenti. Ricordati anche di essere paziente e di darti tempo: per diventare un asso del palcoscenico bisogna affinare, con dedizione, le proprie capacità.

 

    2. Controlla il corpo e il respiro

Prima di salire su un palco esegui esercizi di respirazione profonda: oltre a calmarti, respirare lentamente ti aiuterà a fissare un tono di voce più intenso e incisivo. Anche durante lo speech ricordati di respirare regolarmente – sembra assurdo, ma molto oratori stanno in apnea o, al contrario, cadono in iperventilazione – per dare potenza e stabilità alla voce, evitando acuti o improvvise afonie.

Prima di entrare in scena e sul palco, poi, controlla la postura del corpo: assumi posizioni autorevoli, per aumentare l’autostima. Piedi ben fissati al pavimento, gambe tese, schiena dritta e braccia lungo il corpo. Ricordati di tenere il petto in fuori e di non accartocciarti: mantenere una posizione di controllo ti farà sentire più forte.

 

    3. Studia il discorso, fissando bene inizio e fine

Chi ha la fobia di parlare in pubblico non può certamente permettersi il lusso d’improvvisare: il rischio, altissimo, è quello di andare in panico, dimenticando il contenuto dello speech e perdendo il filo, con conseguenze disastrose.

Indispensabile, quindi, definire il flusso del discorso, avendo particolare cura di scrivere – e memorizzare – un incipit e una chiusura impeccabili.

Proprio apertura e conclusione, infatti, sono i passaggi che più degli altri rimangono in mente al pubblico e che definiscono la prima impressione, in un caso, e il ricordo che la platea porterà con sé del discorso, nell’altro.

Scrivi un ingresso e una fine capaci di entusiasmare l’audience, ed imparali a memoria. Traccia solo come bullet point, invece, il corpo del discorso, tenendo a mente il canovaccio con i punti da toccare, ma senza fissarti troppo. Secondo la scienza, infatti, una concentrazione portata al limite rischia di ingabbiarti in uno schema fisso e rigido che, se compromesso, diventa inaccessibile, lasciandoti, letteralmente, senza parole.

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