Non è mai troppo tardi per lanciare una startup. Anzi!

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Seniors do it better”? Forse sì, quando si parla di start-up.

Secondo un recente articolo del Financial Times, è ormai tempo di sfatare il falso mito secondo il quale la nascita di nuove aziende, soprattutto nel mondo della digital information e dell’hi-tech, sarebbe ad esclusivo appannaggio dei giovani talentuosi.

Sempre più spesso, infatti, i professionisti ormai affermati e con una solida esperienza alle spalle, decidono di completare il proprio curriculum con il lancio di un’idea imprenditoriale tutta loro.

Un’idea che magari conservavano nel cassetto da tempo e che, a causa di un calo del lavoro dipendente o spinti dalla volontà di far fruttare il know-how consolidato negli anni, prende vita in una seconda fase della loro carriera.

Tutto di guadagnato, secondo i professionisti del settore, che vedono nel nuovo target maturo di fondatori di start-up tanti grandi vantaggi.

Come un maggior grado di conoscenza del segmento d’appartenenza, che soprattutto nel caso di aree ad alto impatto ingegneristico o digitale richiedono skills importanti e impossibili da improvvisare.

O come una vicinanza, di età e di standing, tra fondatori di start-up e investitori a caccia di idee su cui puntare: essere della stessa generazione, e sulla stessa linea d’onda, favorisce la comunicazione e il feeling.

E ancora, fondare una start-up in età senior significa fare tesoro degli anni passati sul mondo del lavoro “tradizionale”, e quindi basarsi su errori e fallimenti già testati a spese dell’azienda d’appartenenza, evitando di ripeterli nella venture personale.

Per non parlare dell’ ampia rete di contatti che un professionista affermato può vantare, dopo anni di carriera. Conoscere le persone giuste e poter contare sul supporto di un network di professionisti fidati e preparati, pronti a promuovere la start-up o a fornire preziosi suggerimenti per migliorarla, significa godere di visibilità e supporto ad alti livelli.

Una competenza preziosa, quella dei senior start upper, che si riflette anche nella gestione delle risorse umane: mentre i giovani imprenditori faticano – per evidente mancanza di esperienza sul campo – a riconoscere una risorsa valida al primo colpo, e quindi rischiano di circondarsi di dipendenti non sempre performanti, i loro corrispettivi senior – dopo anni di teamworking – sanno fiutare il talento da lontano, e gestiscono il processo di selezione, assunzione e anche licenziamento, con più maestria.

Fate attenzione, però, senior start upper: non pensate di essere imbattibili e poter fare tutto da soli. Per un business di successo, la diversità è tutto. Per questo motivo individuate un partner giovane, talentuoso e di cui vi fidate ciecamente, con cui dividere l’avventura: in questo modo la nuova impresa avrà il giusto balance tra la vostra esperienza e la sua energia, senza considerare che, in caso di un’acquisizione da parte di una grande Company, potrete facilmente lasciare lo scettro della successione al partner più giovane, e godervi – se vorrete – il meritato riposo.

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