A Firenze, l’arte di trasformare piante officinali, fiori ed erbe aromatiche in distillati, balsami e unguenti, vanta radici antiche. Fin dal 1498, infatti, medici e speziali sfogliavano il “Ricettario Fiorentino”, prima farmacopea ufficiale per la prescrizione di ricette con medicamenti semplici e composti.
Intanto, più di cinque secoli più tardi, Eugenio Muraro, ingegnere, trova nel Flex EMBA del MIP la risposta – flessibile – alla sua insaziabile curiosità e voglia di imparare.
Qual è il legame tra gli speziali fiorentini e un ingegnere dei giorni nostri? Nessuno, se non fosse che proprio sfogliando il “Ricettario Fiorentino”, Eugenio rimane affascinato dall’arte della distillazione delle acque aromatiche. Più leggere di un olio essenziale ma con le stesse qualità, inebriano con il loro profumo e conquistano il palato.
Complici il corso da barman professionista che conserva nel cassetto e le competenze di marketing, finance, operations e strategy imparate in aula, Eugenio intravede in quell’antica ricetta un’idea di business interessante.
Una buona intuizione che, sotto la guida dei tutor del MIP, si trasforma nel business plan del project work finale dell’EMBA, poi premiato come migliore del suo corso.
Dal project work alla startup il passo è breve. Nasce così MeMento, un blend di acque aromatiche distillate che profuma di Mediterraneo. Analcolico, biologico, vegano, privo di zuccheri e glutine, è una bevanda inebriante, perfetta per la preparazione di cocktail.
Un’evoluzione che Eugenio non aveva programmato. Ci rivela infatti: “Quando mi sono iscritto non avevo nemmeno lontanamente l’ambizione di creare una startup. L’unica cosa che volevo era cercare di imparare il più possibile attraverso le docenze e le attività universitarie. Allo stesso tempo avevo l’intenzione di cercare di assimilare il più possibile dalle esperienze di grandi professionisti che come me diventano di nuovo studenti.”
Continuando il racconto, infatti, Eugenio ci spiega come entrambe le esperienze – quella da studente e quella da startupper – gli abbiano insegnato molto. Se sui banchi del MIP ha imparato a credere in sé stesso e nei propri mezzi, a prendere decisioni nei momenti difficili e a lavorare in team, grazie a Memento, sta imparando a non avere fretta, a perseguire passo passo gli obiettivi prefissati, godendo per il raggiungimento di ogni traguardo.
Un traguardo, Eugenio lo ha già raggiunto. E merita di essere festeggiato. Stappando una bottiglia di Memento, ovviamente.
Lorando Alunni Ferracci
Fantastico e geniale! Chapeau! Lorando Ferracci