Leadership al femminile: come farla emergere?

leadership al femminile: come farla emergere?

Seconda parte della nostra indagine sulla leadership al femminile, avviata con l’intervento dello #spiritoleader Manuela Olivo.

Una leadership ancora poco sfruttata e considerata dalle aziende. Basti pensare alla lista Fortune 500, con soli 24 CEO donne, seppure di colossi del calibro di General Motors (Mary Barra), HP (Meg Whitman), PepsiCo (Indra Nooyi) o Marissa Mayer (Yahoo).

Eppure, i leader donna si distinguono, come messo in evidenza dalle indagini riportate su Business Insider e da una recente ricerca Caliper, sotto molti punti di vista. Più persuasive, assertive, mirano di più all’inclusione e hanno un innato impulso a prendere dei rischi.

Le donne manager fronteggiano quotidianamente un enorme carico di difficoltà per raggiungere la propria posizione, conciliandola in molti casi con la vita familiare e personale. Per questo vengono ritenute determinate nel perseguire obiettivi e gestire situazioni in ambiti complessi.

Non manca insomma la qualità di fondo, ma questa non riesce sempre ad emergere per i motivi analizzati  nel precedente post. Come agire? Quali azioni intraprendere per ottenere l’ambito traguardo professionale?

Raccogliendo alcuni autorevoli pareri, ecco qualche spunto di riflessione:

Richiedere spesso un feedback

Che per alcuni può essere interpretato come un segno di insicurezza, ma in generale viene letto con la voglia di migliorare le proprie prestazioni. In un contesto dinamico come quello aziendale, può rappresentare l’anticamera della promozione.

Solo chi richiede feedback può capire su cosa deve lavorare, ma anche quali sono i propri punti di forza, laddove lo si richieda sul perché si è stati scelti per un certo compito.

Mostrare spirito d’iniziativa

Saper prendere dei rischi e avanzare quando gli altri retrocedono è una delle qualità più apprezzate in un leader, e questo vale a maggior ragione per chi – volente o nolente – è forzata a dimostrare sempre “qualcosa in più”.

Quando all’orizzonte si profila un nuovo task o progetto è fondamentale mostrarsi propositive, esponendo le motivazioni per le quali si ritiene di poter essere scelte. Senza paura di fallire. In fondo, si impara più nello sbagliare che nel non tentare!

Non imitare gli uomini

Per due motivi. Il primo è non snaturarsi, assumendo dei tratti tipici della controparte maschile e rischiando di perdere il proprio “vantaggio competitivo”. Il secondo è che, come dimostrano autorevoli studi, alle donne basta essere se stesse per eccellere.

L’Harvard Business Review, due anni fa, pubblicava per l’appunto un‘indagine che dimostrava una maggiore qualità della leadership femminile nei principali aspetti analizzati. Anche in quelli solitamente associati al genere maschile.

Imitare gli uomini

Sì, abbiamo appena suggerito di fare l’esatto contrario. Eppure non sempre è possibile, e soprattutto non sempre è conveniente. Un interessante articolo pubblicato sempre sull’Harvard Business Review da Alice Eagly, analizza i differenti stili di leadership uomo – donna.

Mentre i primi adottano un classico modello top – down, le seconde si focalizzano su uno stile più collaborativo. Che non è però sempre applicabile, soprattutto quando ci si muove in contesti e settori tendenzialmente maschili.

Come scegliere? In medio stat virtus. Per esercitare una buona leadership è necessario padroneggiare entrambe gli stili, e soprattutto imparare ad usarli alternativamente, nelle giuste occasioni.

Puntellare i propri punti deboli

Non tutte le caratteristiche qui elencate sono innate, anzi. In molti casi sono tratti padroneggiabili soltanto quando se ne comprendono i meccanismi di fondo. Può perciò rivelarsi vincente apprenderli da altre figure leader nel proprio campo, o attraverso una specifica formazione manageriale.

In questo, il programma Flex EMBA MIP viene incontro alle esigenze degli aspiranti manager donna su almeno 3 aspetti:

  • offrire competenze di elevato livello riguardanti hard e soft skills, come già testimoniato da Manuela Olivo e Deborah Peracchi
  • garantire una formula flessibile, che si adatta perfettamente al ritmo di vita frenetico lavoro – famiglia – impegni personali
  • con il progetto MIP FOR Women, che intende sviluppare la cultura del management al femminile, ottenere un contributo sotto forma di borsa di studio per l’iscrizione al master executive

E voi, quali ritenete siano i tratti distintivi più importanti nella leadership femminile, e quali le azioni per farli emergere?

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