La formazione digitale è in crescita: il MIP lancia l’International FLEX EMBA

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Unire efficacemente vita professionale e vita privata, stare al passo con i tempi ed essere sempre aggiornati non è un’impresa semplice.

Per un professionista affermato che desidera perfezionare le proprie competenze partecipando ad un corso di formazione e specializzazione, trovare il tempo per far combaciare tutti i tasselli delle incombenze quotidiane sembra quasi un miraggio.

Se non fosse che l’epoca contemporanea ha aperto gli orizzonti delle persone più smart verso la flessibilità e, grazie all’avanzare della digitalizzazione, oggi è possibile compiere numerose attività senza spostarsi di un millimetro da casa.

Fare la spesa, acquistare abbigliamento, effettuare operazioni bancarie, ordinare la cena e pagare le bollette sono solo alcune delle attività quotidiane rese più semplici e immediate grazie ad una gestione completamente da remoto.

Il vortice della digitalizzazione ha conquistato, recentemente, anche il mondo dell’istruzione: seguire un corso di specializzazione, infatti, oggi è un’esperienza che si può vivere in maniera virtuale.

Dimenticatevi aule affollate, agende impossibili e corse frenetiche per arrivare in tempo a lezione: oggi la formazione si fa digitale e interattiva.

Un fenomeno innovativo che, stando anche a quanto scrive il Corriere, sta spopolando anche in Italia, e sta prendendo piede, ad esempio, con la crescita esponenziale dei MOOC, acronimo che sta per Massive Online Open Courses: corsi di specializzazione offerti dalle più prestigiose università di tutto il mondo – solo per citarne alcune, tra le università internazionali spiccano Harvard, MIT, Stanford, Duke University  – accessibili, quasi sempre gratuiti e completamente online.

Un tool straordinariamente efficace che rinfresca la didattica, diminuisce il tasso di abbandono e che consente di unire, senza troppe rinunce, istruzione e lavoro.

Il trend travolgente del fenomeno della formazione digitale è stato anche intercettato da un ateneo d’eccellenza come il Politecnico di Milano che ha lanciato sul web numerosi MOOC – dedicati a tanti target differenti – e la cui Business School, il MIP, è stata la prima scuola di management in Italia a rendere fruibile un Master Executive in formato digitale, lanciando il programma Flex EMBA, un vero fiore all’occhiello del MIP, su piattaforma Microsoft.

In poco più di un anno le richieste di iscrizione al Flex EMBA in versione 2.0 sono state così numerose da spingere la Business School milanese, per il 2016, ad inaugurare il corso online anche per il mercato globale, con il grande lancio dell’International Flex EMBA (i-Flex).

I vantaggi di partecipare ad un International Flex EMBA?

Lezioni approfondite e in lingua inglese, stesso diploma dei Master tradizionali, massima flessibilità – una caratteristica molto ricercata dai manager più affermati – e grande accessibilità ai corsi con tutta la garanzia di una piattaforma tecnologica avanzata, firmata Microsoft.

Ma c’è di più: grazie alla partnership con WOBI – World of Business Ideas – durante il Flex EMBA proposto dal MIP, le lezioni tenute dai professori dell’ateneo milanese si intervalleranno con irripetibili interventi dei più grandi protagonisti del business globale, come Richard Branson, Steve Wozniak, Francis Ford Coppola, Philip Kotler e Michael Porter, solo per citarne alcuni.

Il tema dell’MBA in formato digitale sarà al centro dell’evento 2016 EFMD MBA Conference, ospitata da ESADE Business School: una conferenza dedicata al tema della digitalizzazione dell’MBA in cui Riccardo Mangiaracina, direttore dell’International Flex EMBA del MIP, sarà speaker e protagonista d’eccellenza.

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