La diversità produce creatività e innovazione sul lavoro: 5 regole d’oro

La diversità produce creatività e innovazione sul lavoro- 5 regole d'oro

Quante sfumature ha la diversità? Dal sesso, alla razza, alla provenienza geografica: le differenze tra le persone possono essere considerate da numerosi punti di vista.

Tutti fonte di opportunità anche, e soprattutto, quando si parla di business: in un’azienda, così come nella vita, circondarsi di persone dalle diverse sfumature, significa avvantaggiarsi del loro patrimonio e portato valoriale, in un’ottica di scambio reciproco.

È proprio per questo che sono sempre di più le Big Company che, di fronte al compito di creare un team di lavoro efficiente scelgono di usare il criterio dell’eterogeneità: uniscono uomini e donne, offrono a queste ultime posizioni di leadership, valorizzano il meltin pot e la fusione di culture differenti, per generare una combinazione esplosiva che dia vita a confronti tra punti di vista e contribuisca alla nascita di idee innovative.

Raggiunto il comune accordo che la diversità è un valore e non uno svantaggio, però, l’asticella si alza e la sfida si fa più avvincente: secondo molti studi, le aziende più innovative e di successo non sono solo quelle che hanno puntato sulla diversità – intesa nel senso classico del termine – dei propri team di lavoro, ma che hanno saputo osare scommettendo sulla diversità di pensiero.

Questa ennesima sfumatura dell’eterogeneità, indica la capacità di pensare in modo completamente differente dagli altri, e per questo motivo di creare unicità. Uno stimolo che parte da un singolo elemento o da un comportamento virtuoso e fuori dagli schemi, e che si riflette a cascata in tutto il team, che ne beneficia in termini d’innovazioneproblem solvingefficienza e creatività.

Una sfida non da poco, puntare su un approccio unconventional, ma secondo molti professionisti, decisamente premiante.

Ecco le 5 regole d’oro per rompere il muro del conformismo e cavalcare l’onda della diversità 2.0, quella di pensiero!

1. Parola d’ordine: libertà

Di pensiero, di azione, di parola, di reazione: insomma, lasciate libere le vostre risorse di comportarsi naturalmente, e di essere loro stesse. Create un ambiente di lavoro leggero, unconventional e friendly. Lasciate che le risorse svestano i panni dei dipendenti e mostrino la loro anima di persone. La diversità di pensiero è un riflesso incondizionato dell’indole più autentica di ciascuno. Soffocatela, e otterrete perbenismo. Fatela uscire, e otterrete numerose nuove, freschissime, idee.

2. Non scegliete il perfezionista, ma l’outsider

Durante un processo di selezione, la maggior parte delle aziende sono tentate di scegliere i candidati che più conoscono il settore e che centrano la maggior parte dei punti della discussione. La perfezione, insomma. Candidati quasi formati, preparatissimi, ma tutti uguali. Chiedetevi che vantaggio può portare alla vostra azienda avere un team composto da risorse che si assomigliano. Meglio, secondo gli esperti, scegliere qualche outsider con grande potenziale, che magari non sarà perfetto, non subito almeno, ma che potrà portare un punto di vista diverso sul tavolo, accendere la discussione e stimolare la creatività.

3. Sovvertite l’anzianità

Chi l’ha detto che siano sempre i più senior a dover insegnare alle nuove leve? Non vi sorge il dubbio che il mentoring classico possa portare anche tanto conformismo e osservazione delle regole esistenti? Se il vostro obiettivo è rinfrescare le idee e destrutturare i processi, osate incentivando i junior ad insegnare ai big. Istituite sessioni di training su temi cari ai giovani professionisti, come le nuove tecnologie o le ultime tendenze del settore. Il vostro team guadagnerà un punto di vista innovativo e linfa fresca per nutrire il pensiero.

4. Nutrite il talento che c’è

Non è sempre detto che il portatore di cambiamento debba venire dall’esterno, con l’assunzione di un candidato particolarmente quotato o promettente. Molto spesso, il talento è già all’interno di ogni team: il grande compito è saperlo far emergere. Bando all’immobilismo e al “group thinking”: impegnatevi ad osservare a fondo il vostro gruppo di lavoro, e individuate nelle risorse le inclinazioni più profonde ed i singoli punti di forza. Valorizzateli, anche andando contro le rigorose job description. Fate fare alle risorse quello che davvero sanno e sono portate a fare, e loro daranno tutto il meglio. I risultati vi stupiranno!

5. Stimolate il confronto aperto

Incentivate le vostre risorse a dire realmente quello che pensano e a superare le barriere dei ruoli e dell’etiquette lavorativa. Se volete che sul tavolo della discussione vengano portate idee innovative, siate i primi promotori della rivoluzione, stimolando il team a sbottonarsi un po’. In una riunione, al posto che chiedere l’opinione di ciascuno sull’argomento discusso – ed evitare quindi un’abbondanza di cliché – chiedete su quale dei punti proposti le risorse sono meno d’accordo, ed ascoltate le risposte. Otterrete sincerità e idee fresche.

 

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Un commento

  1. Rossella Trenti

    sono d’accordo con quanto affermato soprattutto a valorizzare la creatività e l’outsider nel gruppo. complimenti !

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