Intervista a Duccio Vitali, CEO di Alkemy digital_enabler

Intervista a Duccio Vitali, CEO di Alkemy digital_enabler

Siamo al quarto appuntamento della rubrica “5 domande al top” curata da Benedetto Buono. Oggi vi proponiamo l’intervista a Duccio Vitali, CEO di Alkemy digital_enabler.

L’Ing. Vitali si presenta e ci parla del suo percorso e della sua società

Dopo la laurea in Ingegneria delle Tecnologie Industriali al Politecnico di Milano, Duccio Vitali ha iniziato da subito a lavorare in una internet start-up.

“..allora, era il 1995, la parola digitale non esisteva…”

Si trattava di una delle primissime concessionarie di pubblicità online indipendenti. Successivamente un MBA e un’esperienza di 10 anni in Bain & Company tra Milano, Dallas e Dubai. A maggio del 2012 ha fondato insieme ad altri 3 soci Alkemy, il primo digital_enabler italiano di cui è anche amministratore delegato.

  1. In cosa consiste esattamente il tuo lavoro e quali sono le sfide maggiori che devi affrontare ogni giorno?

Alkemy ha la mission di aiutare le aziende a fare meglio il loro business grazie al digitale. Per implementare la nostra mission, abbiamo dovuto aggregare competenze molto diverse che vanno dalla consulenza strategica all’eCommerce, dalla comunicazione alla tecnologia. Nella home page del nostro sito ci diamo un posizionamento molto forte e chiaro: “We stand at the intersection of Business, Technology and Creativity.” Questo posizionamento e questa mission, insieme al team di persone straordinarie che nel tempo siamo riusciti ad aggregare, ci hanno consentito in pochi anni di crescere da una ventina di persone a quasi 300, ma al tempo stesso rappresenta la mia sfida principale. Riuscire infatti a far lavorare insieme, a sviluppare e a motivare persone con profili e storie così diverse è, ancorché molto stimolante, decisamente impegnativo. Alla fine sono però queste sfide che rendono il mio lavoro così bello.

  1. Quale è stato il momento professionale più bello e quello più difficile che hai vissuto?

Sinceramente, essendo un’ottimista ed un positivo di natura, faccio fatica a ricordare momenti professionali molto negativi. Sicuramente momenti difficili ce ne sono stati ma devo dire che sono sempre riuscito a vedere opportunità in queste situazioni. Più facile è ricordare i momenti belli come il mio periodo di MBA, l’avventura a Dubai e, soprattutto, la nascita di Alkemy e il vederla giorno dopo giorno crescere e diventare sempre più vicina ai nostri valori di eccellenza, passione, integrità e concretezza.

  1. Cosa significa per te il termine “leadership” e come cerchi di portarla quotidianamente all’interno del tuo ambiente lavorativo?

Quello che cerco di fare ogni giorno è provare per primo ad incarnare i nostri valori, a mettere passione e dedizione in quello che faccio con l’umiltà e la convinzione che il meraviglioso percorso che stiamo facendo è merito dell’impegno quotidiano delle persone straordinarie che lavorano in Alkemy e senza le quali tutto questo non sarebbe mai stato possibile.

  1. Cosa significa per te il termine “innovazione” e come cerchi di portarla quotidianamente all’interno del tuo ambiente lavorativo?

Per me il termine innovazione è molto vicino al concetto di eccellenza, che significa non accontentarsi mai di quello che si fa ma cercare di spingersi sempre un po’ oltre. Significa provare a guardare le cose da un lato diverso e cercare sempre di fare quel qualcosa in più che non è richiesto da un contratto col cliente ma che ti viene da dentro. Come Alkemy credo siamo stati decisamente innovativi nel vedere lo spazio ed il valore che poteva avere un “digital_enabler” in Italia ma sappiamo bene che tra qualche anno questo non basterà più a renderci innovativi e stiamo già lavorando alla sua naturale evoluzione.

  1. La tua citazione preferita?

Sinceramente non ne ho una in particolare ma visto che me lo chiedi, ti citerò una delle mille che si trovano in quella meraviglia che è Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry: “il bello del deserto è che nasconde sempre un pozzo da qualche parte”. Ovviamente poi bisogna avere la voglia e la determinazione di cercarlo…

Grazie mille Duccio per il tempo dedicatoci e per l’interessante conversazione.

Benedetto Buono

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