Intervista a Benedetta Arese Lucini, Co-founder di Oval Money

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Eccoci al quinto appuntamento della rubrica “5 domande al top” curata da Benedetto Buono. Oggi vi proponiamo l’intervista a Benedetta Arese Lucini, Co-founder di Oval Money, Investment Advisor per 360 Capital Partners, membro del Comitato Investimento di Invitalia Ventures, Mentor per H-CAMP, Former General Manager, Italy di Uber.

 

Classe ’83, una laurea in economia e un MBA, Benedetta Arese Lucini inizia la sua carriera nella banca d’affari Morgan Stanley, più precisamente nel Technology Investment Banking Team. Poi, una serie di ruoli di crescente importanza in startup innovative in giro per il mondo, tra le quali spiccano le esperienze nel gigante Rocket Internet e nella californiana Uber: per quest’ultima, ricopre la carica di General Manager in Italia, fino al termine del 2015. Ha appena lanciato la sua startup fintech, Oval Money e fa parte, a vario titolo, di diversi acceleratori e fondi di venture capital.

 

  1. In cosa consiste esattamente il tuo lavoro e quali sono le sfide maggiori che devi affrontare ogni giorno?

Il mio lavoro di startupper è difficile da definire perché per definizione le startup sono piccole aziende che devono crescere. Il mio ruolo sta nel trovare tutti i modi per far crescere la mia startup, ovvero trovare delle partnership, migliorare l’esperienza utente, creare contenuti utili, attrarre nuovi utenti in diversi canali, sperimentare con i clienti esistenti. Inoltre c’è un ruolo di raccolta fondi e uno di gestione di problematiche legali, fiscali e regolamentari che possono sorgere in ogni momento.

 

  1. Quale è stato il momento professionale più bello e quello più difficile che hai vissuto?

Il momento più bello in assoluto è stato decidere di diventare una imprenditrice e aprire la mia startup. I primi momenti di questa decisione li vivi solo con tanto entusiasmo. Aver trovato il team migliore con cui lanciare è stato importantissimo. Il periodo più difficile è stato probabilmente quando lavoravo per la banca d’affari Credit Suisse: volevo stare nel mondo startup ma era difficile avere un visto e pur di vivere nell’ecosistema di San Francisco ho accettato un lavoro che non era quello che volevo fare. La consapevolezza che era un passo verso il mio sogno di lavorare in una startup, e che mi avrebbe aperto molto porte, mi ha aiutato. E alla fine ha funzionato.

 

  1. Cosa significa per te il termine “leadership” e come cerchi di portarla quotidianamente all’interno del tuo ambiente lavorativo?

Per me i leader più ispiratori sono quelli che hanno una visione folle del mondo ma che non si fermano davanti a niente, neanche quando le cose sembrano impossibili, per portare avanti il loro sogno. Se riescono anche a trasmettere questa missione ai loro dipendenti allora sono dei leader eccezionali.

 

  1. Cosa significa per te il termine “innovazione” e come cerchi di portarla quotidianamente all’interno del tuo ambiente lavorativo?

Per me l’innovazione è saper risolvere un problema che sembra impossibile riscrivendo il quadro e le regole che lo rendono più semplice

 

  1. La tua citazione preferita?

Anche se la citazione “stay hungry, stay foolish” è un must per il mio mondo, per me la citazione preferita è dal film A few good men: “Son, we live in a world that has walls, and those walls have to be guarded by men with guns. Who’s gonna do it? You? You, Lt. Weinburg? I have a greater responsibility than you could possibly fathom. You weep for Santiago, and you curse the Marines. You have that luxury. You have the luxury of not knowing what I know. That Santiago’s death, while tragic, probably saved lives. And my existence, while grotesque and incomprehensible to you, saves lives. You don’t want the truth because deep down in places you don’t talk about at parties, you want me on that wall, you need me on that wall. We use words like honor, code, loyalty. We use these words as the backbone of a life spent defending something. You use them as a punchline. I have neither the time nor the inclination to explain myself to a man who rises and sleeps under the blanket of the very freedom that I provide, and then questions the manner in which I provide it. I would rather you just said thank you, and went on your way, Otherwise, I suggest you pick up a weapon, and stand a post. Either way, I don’t give a damn what you think you are entitled to.” J

 

Grazie mille Benedetta per il tempo dedicatoci e per l’interessante conversazione.

Benedetto Buono

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