Esiste un social network full optional? Probabilmente no, e non è detto che sia un male.
Ciascuna piattaforma, a suo modo, vi offrirà opportunità uniche per costruire la vostra reputazione online, per farvi conoscere e per intercettare opportunità di lavoro.
Nel precedente articolo abbiamo raccontato l’Abc di Facebook e Instagram, ma non potevamo di certo tralasciare LinkedIn e Twitter.
Uno è il social “professionale” per eccellenza, l’altro è il luogo dove tutto accade in tempo reale e dove tutti hanno voce, purché sappiano parlare in forma sintetica.
Come usarli in chiave business? Ecco qualche spunto.
Con i suoi 546 milioni di iscritti (a marzo 2018), in cinque anni dalla sua nascita questa piattaforma è diventata la rete professionale più grande al mondo. Grande dimensione, grande confusione: LinkedIn è forse il social network che genera più dubbi sul corretto utilizzo.
Per cominciare…
Può sembrare scontato, ma molti non lo fanno: è fondamentale che curiate il vostro profilo personale, arricchendolo con informazioni su studi ed esperienze lavorative, con un curriculum aggiornato e con liste di skills.
Create la vostra rete collegandovi a tre categorie di persone: quelle che già conoscete, quelle che vorreste conoscere e quelle che dovreste conoscere.
Confermate le competenze delle persone con cui avete lavorato in passato (esiste una funzionalità ad hoc): in questo modo sarà più facile che ricambino il favore, garantendovi un set di referenze.
L’errore da non fare
Invitare perfetti sconosciuti e persone che non hanno nulla a che fare con le vostre aspirazioni lavorative, solo per fare volume, è un’opera dispersiva e vi fa apparire poco selettivi: meglio andare alla ricerca di ex colleghi, compagni di studi e professionisti che lavorano in ambiti di vostro interesse, magari associando all’invito standard una frase scritta di vostro pugno.
L’idea vincente
La versione gratuita di LinkedIn è di per sé un’ottima vetrina, ma a seconda delle vostre esigenze potreste voler considerare una delle opzioni di abbonamento. Le versioni premium hanno alcuni innegabili vantaggi: consentono di contattare direttamente i recruiter, di avere maggiore visibilità durante una job application, di sapere chi ha visitato il vostro profilo negli ultimi 90 giorni e di accedere a videocorsi.
Circa 330 milioni di persone e di aziende comunicano abitualmente nello spazio di un “cinguettio”. I numeri di Twitter sono inferiori a quelli di altri social network, ma in compenso questa piattaforma ha saputo creare modalità di linguaggio e di interazione uniche.
Sebbene il limite dei 140 caratteri sia stato recentemente portato a 280, Twitter è e sarà sempre il luogo dell’immediatezza e della comunicazione in pillole. Uno spazio che premia chi ha contenuto, intuizione e doti comunicative.
Per cominciare…
Generate il vostro profilo con una bella foto e una breve biografia. Poi cominciate a costruire la vostra rete scegliendo chi seguire (diventando, cioè, un Follower). Iniziate a farvi conoscere commentando i tweet che vi interessano e quelli più popolari. Sfruttate gli strumenti a disposizione: usate gli hashtag in modo che chiunque possa trovare il post nel quale è contenuto, il simbolo del fumetto per aggiungere un commento, l’icona del retweet per pubblicare i messaggi altrui sul vostro profilo citando in automatico l’autore, il simbolo della chiocciola (@) per chiamare in causa utenti o brand all’interno di una conversazione, il cuoricino per esprimere consenso.
L’errore da non fare
Non arrivate tardi e non siate ovvi: su Twitter il tempismo è importante, ma lo è anche saper scegliere le parole brillanti da condensare in brevi frasi incisive.
L’idea vincente
Abbandonate l’ossessione di guadagnare follower: per scovare opportunità di lavoro è più importante monitorare i profili strategici. Createvi delle liste di influencer – starà a voi la scelta di renderle pubbliche o mantenerle private – segmentando per argomento o per settore, e seguite questi profili con regolarità, senza dimenticare di interagire con commenti e menzioni.
Siete pronti a cominciare? Il mondo dei social applicati al business ora non ha più segreti.