I 4 errori da evitare nelle presentazioni

Troppe volte, le presentazioni business sono come le foto del battesimo del primogenito: piacciono solo a chi le ha fatte.

Se alla sola espressione: “Magari al marketing meeting di domani proietto un paio di chart”, i colleghi si dileguano, forse il vostro stile di presentazione non è così efficace.

Non preoccupatevi, non siete soli: tanti professionisti, anche di alto livello, mostrano qualche debolezza quando si tratta di salire sul palco ed esporre un argomento ad un pubblico.

Volete uscire dal tunnel delle presentazioni da incubo? Ecco i 4 errori da non fare

    1.Utilizzare la lunghezza della presentazione come unità di misura della sua efficacia

Tanto lunga, quanto apprezzata? Non fate l’errore di pensare che più la vostra presentazione sarà corposa, più l’audience riterrà che abbiate fatto un super lavoro.

Così come la produttività di un impiegato non dipende dalle ore che trascorre in ufficio, allo stesso modo la qualità di una presentazione non risiede nel numero di pagine, ma nell’efficacia dei suoi contenuti e nell’abilità del documento di aiutare lo speaker ad essere convincente ed emozionale.

Ricordate: less is more. Sia nel numero di chart (asciugate il più possibile) che nel numero di parole per ogni pagina (meglio stare sotto le 10: usate brevi statement introduttivi attention getting, per darvi lo slancio espositivo).

    2.Usare parole troppo forbite

Delivery, chargeability, top priority, proactivity, affordability, high-fidelity: spesso i paroloni business aiutano l’oratore a darsi un tono e lo convincono di riuscire ad impressionare la platea.

Un obiettivo di status che va in conflitto con la decodifica del messaggio: se durante la presentazione dovete vendere le vostre idee, dovete assolutamente assicurarvi che il pubblico abbia capito alla perfezione quello che state comunicando. La chiarezza espositiva è, quindi, fondamentale.

Il resto, invece, è solo uno sterile esercizio di stile.

    3.Realizzare diapositive troppo fitte

Se siete clienti affezionati delle “slide muro” ricordate che le persone sono venute alla vostra presentazione non per leggere, ma per ascoltare.

Il documento di presentazione, quindi, deve essere snello e con poco testo, per sostenere il vostro parlato, senza sovrapposizioni.

Per agevolare la platea, e lasciarla libera di darvi attenzione, fornite loro – a valle dell’incontro – un documento esplicativo che approfondisca i concetti trattati.

Ad inizio presentazione anticipate che “al termine del meeting vi distribuirò un documento d’approfondimento che contiene tutto quello che vi ho raccontato oggi. Per questo, giù le penne ed occhi a me!”.

    4.Non saper concludere

Come un romanzo, non c’è peggior presentazione di quella senza finale.

Le vostre ultime parole durante la presentazione, infatti, saranno quelle che verranno ricordate maggiormente e che dovranno quindi lasciare all’audience un buon sapore in bocca.

Per questo assicuratevi di congedarvi dal pubblico in maniera molto efficace.

Come?

Oltre al classico recap – un evergreen delle presentazioni standard – il modo migliore è quello di coinvolgere l’audience e incoraggiare l’interazione, lanciando una sfida, stimolando un’action oppure facendo una domanda al pubblico.

L’obiettivo?

Suscitare commitment, consolidare alcuni concetti chiave, portarvi a casa un sì o concordare un prossimo appuntamento per discutere i follow up.

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