#5 Gianluca Spina, MIP – Politecnico di Milano

Gianluca Spina è presidente del MIP, la Business School del politecnico di Milano, ed ha recentemente mostrato cosa significhi essere #spiritoleader nel proprio settore.

Lo ha fatto intraprendendo la strada della digital transformation, rivoluzionando la formazione manageriale per renderla accessibile anche a coloro che hanno già un una carriera avviata, ma richiedevano una via per migliorarla senza per questo sacrificare gli impegni lavorativi e familiari.

Leadership nel saper ascoltare le esigenze del mercato

Ascoltando queste richieste, il MIP ha lanciato il Flex EMBA. Per la prima volta in Italia un master Executive MBA si adatta all’agenda di chi lo frequenta e non viceversa, rovesciando i parametri classici della formazione manageriale senza alterare la proposta formativa. In un master tradizionale è essenziale la presenza in aula per almeno l’80% del monte ore complessivo? Nel Flex EMBA questa è ridotta al 20%, a favore delle soluzioni di distance learning.

Ideale per agende lavorative rigide, o per chi ha necessità di coniugare la realtà professionale con quella familiare, senza rinunciare alla formazione di alto livello e alle prospettive di carriera che garantisce.

Leadership nella scelta della soluzione tecnologica

La partnership con Microsoft per la creazione della piattaforma tecnologica di fruizione dei corsi non è casuale, né dettata dal solo brand. Per Spina, l’idea di fondo è stata soprattutto dotare l’aula digitale di strumenti già familiari a chi la frequenterà.

Tutti o quasi utilizziamo Office come suite di produttività aziendale, molti hanno adottato Skype come software di riferimento per le video conference call, e OneDrive si sta affermando come uno dei più diffusi servizi di cloud computing. Questi sono gli stessi applicativi che gli allievi utilizzeranno durante la frequenza dell’executive master online Flex EMBA.

Leadership nell’innovazione del prodotto

I MOOC sono maturi per proporsi come alternativa alle classiche lezioni frontali in presenza. La diffusione dei notebook, e recentemente dei tablet, oltre che la diffusione di connessioni alla rete sempre più veloci, offrono una solida base hardware su cui lavorare.

Il distance learning cambia anche nella modalità di fruizione. Non si tratta più di seguire passivamente lezioni pre-registrate, ma vuole riprodurre l’esperienza che si vivrebbe in aula, con lezioni one to one e  di gruppo, class project gestiti attraverso gli applicativi della piattaforma, un ambiente di partecipazione e condivisione documenti completamente integrato.

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