Esiste un link tra comprensione delle dinamiche digitali e successo d’impresa? Quanto la sensibilità verso i temi del mondo 2.0 può costituire un vantaggio nella gestione del business? Sono solo alcune delle domande a cui ha dato risposta Francesca Giraudo, Head of Training Department in Vodafone, durante una lezione all’Executive MBA al MIP di Milano.
La sua esperienza ha fatto emergere come la Digital Transformation per Vodafone sia sinonimo di cambiamento e velocità. Agire più velocemente e adattare le strategie di business ai nuovi ritmi del mercato sono obiettivi concreti da raggiungere grazie ad una maggior efficienza dei processi e, soprattutto, attraverso la motivazione delle persone, un asset davvero centrale per affrontare le sfide da nuove prospettive.
E qual è la situazione delle imprese globali nei confronti della Digital Transformation?
Il tema è stato trattato da una ricerca condotta da Harvard Business Review Analytic Services e commissionata da Red Hat, che ha coinvolto 436 professionisti provenienti da tutto il mondo operanti in numerose aree di business, quella della tecnologia e non solo. Il report che è scaturito dall’indagine condotta, dal titolo “Driving Digital Transformation: New Skills for Leaders; New Role for the CIO” delinea le competenze dei leader contemporanei nel saper adattare le logiche d’impresa in ottica di digital economy.
Potete leggere il report Driving Digital Transformation: New Skills for Leaders; New Role for the CIO per intero qui.
L’impatto del digitale e della tecnologia nell’economia moderna, infatti, costringe tutte le imprese a fare i conti con una realtà, ed un mercato, in costante evoluzione. È da qui che nasce il bisogno di affinare competenze e conoscenze del mondo 2.0 per saper cavalcare la trasformazione digitale, portando vantaggi competitivi per l’azienda.
La situazione ad oggi è tutt’altro che incoraggiante: meno di un quarto dei professionisti intervistati riflette una situazione aziendale al passo con le nuove tecnologie e pronta a guidare il cambiamento, segno tangibile di una condizione globale poco dinamica.
Tuttavia, esistono best practices positive a cui fare riferimento: sono i cosiddetti Digital Leaders, ovvero le società consapevoli dell’importanza del digitale nell’economia moderna, che stanno dimostrando una visione chiara e strategicamente predisposta ad abbracciare il cambiamento. Sono queste le imprese che nel mercato contemporaneo godono di ottimi risultati di business, con relativo aumento dei ricavi, e di vantaggi competitivi concreti nei confronti delle aziende concorrenti.
Sempre secondo la ricerca, infatti, ad una maggiore conoscenza dei trend digitali e ad una corretta applicazione degli stessi nelle attività professionali quotidiane, corrisponderebbero migliori risultati di business, con ricavi aumentati del 10% negli ultimi 2 anni.
Questi esempi dimostrano come, nonostante la situazione generale al momento sia ancora lontana dagli standard auspicati, il mondo d’impresa si stia accorgendo delle potenzialità della digitalizzazione e delle sue leve competitive: l’analisi dei dati, un elemento prezioso da sfruttare per ottenere successo nel mercato e costruire sinergie interne, è infatti considerata un’attività centrale per il 73% degli intervistati e per le relative imprese d’appartenenza. Un asset cruciale per massimizzare efficacia ed efficienza d’impresa che, tuttavia, va ancora perfezionato per quattro intervistati su cinque e che va correttamente condiviso a tutti i livelli d’impresa per il 45% del campione.
Proprio l’educazione e la condivisione di informazioni digitali, sembra essere la discriminante in grado di portare un’impresa al successo. Le aziende definite Digital Leaders, infatti, non solo hanno saputo riconoscere la crucialità dell’innovazione, ma hanno aperto la conoscenza di questo tema a tutti i livelli d’impresa, definendo nuove gerarchie e priorità. All’interno delle compagnie moderne, infatti, il CIO è il primo referente in grado di diffondere in azienda la conoscenza dei digital trends, diventando un coach per i colleghi. Il 60% degli intervistati facenti parte di una società leader nel digitale riconosce al CIO il ruolo di educatore dei manager, trasversalmente all’area di appartenenza. Il 70% dello stesso campione, inoltre, gode, all’interno dell’azienda, di un flusso continuo di informazioni innovative in campo tecnologico provenienti dal dipartimento IT e rivolto a tutti i rami aziendali: un training ininterrotto e virtuoso per vivere il cambiamento digitale da veri protagonisti.