“I think it is possible for ordinary people to choose to be extraordinary”: un’affermazione sfidante, che diventa fonte d’ispirazione se pensiamo a chi l’ha pronunciata.
La citazione è di Elon Musk, un uomo straordinariamente innovativo, rivoluzionario e in grado non solo di immaginare il business del futuro, ma di farlo diventare realtà.
Un leader affermato che a poco più di 45 anni vanta, all’interno del personale palmares, la fondazione – e la profittevole vendita – di una start-up del calibro di PayPal e la creazione e l’attuale guida di due delle company che stanno rivoluzionando il mondo dei trasporti, sulla terra e nello spazio.
Elon Musk, infatti, è fondatore e CEO di Tesla Motors – la Società automotive che vuole diffondere le macchine elettriche nel mercato di massa – e di SpaceX – la Società aerospaziale che, oltre a lanciare oggetti nello spazio, ha come obiettivo quello di portare l’essere umano a vivere su altri pianeti, primo fra tutti Marte.
Un professionista visionario che è stato riconosciuto – secondo un recente sondaggio – come il tech leader più ammirato da più di 700 start-up founders, scavalcando in classifica niente meno che Jeff Bezos e Mark Zuckerberg.
Un mito per tutti i leader del futuro, che guardano ad Elon Musk come ad un punto di riferimento a cui tendere.
E se il genio è tracciato nel DNA, e quindi difficile da imitare, il comportamento di business del Re indiscusso della Silicon Valley, è una preziosa fonte di apprendimento.
Ecco, allora, le 4 lezioni che possiamo imparare dallo stile di leadership di Elon Musk.
1. Rischiate
Se non credete per primi in voi stessi, difficilmente qualcun altro lo farà. La storia di Elon Musk insegna a investire fermamente nelle proprie idee, a porsi degli obiettivi precisi, ed a perseguirli con grinta. Senza arrendersi di fronte ai momenti di difficoltà, del tutto fisiologici per ogni start-upper o leader. Nei momenti down, un leader che vuole lasciare il segno, deve essere in grado di assumersi dei rischi: Musk lo ha fatto, investendo gran parte del suo capitale personale in Tesla quando l’azienda era sull’orlo del fallimento. Una mossa coraggiosa che, dopo pochi anni, ha dato i suoi frutti.
2. Non puntate tutto sul marketing
Inutile, secondo Musk, nascondersi dietro un’imponente strategia di marketing, quando il prodotto che si propone non è all’altezza delle aspettative del cliente. Un pensiero decisamente controcorrente, quello di Musk, ma considerato il suo curriculum, questo non ci stupisce. Secondo Musk impegnare troppi soldi e troppo tempo in attività promozionali è solo uno spreco di risorse, che possono essere investite nel perfezionamento del prodotto da mettere sul mercato, perché, come insegna Musk – forte dell’esperienza di Tesla – un buon prodotto si vende da solo.
3. Preferite i feedback onesti
La maggior parte dei manager ama circondarsi di “Yes Man”: figure fidate che elogiano l’operato del boss e che magnificano i risultati della company e dei prodotti in portafoglio. Niente di più sbagliato, secondo Musk. Se l’obiettivo è perfezionare il prodotto, la leva su cui contare è il flusso di feedback onesti e trasparenti. Mettetevi sempre in discussione, favorite uno scambio diretto di opinioni all’interno del team ed ascoltate ciò che il mercato dice, tendendo l’orecchio soprattutto verso le critiche.
4. Sfruttate i Social Media
Se gestiti con intelligenza, i social media possono trasformarsi in uno strumento fondamentale per fare business in modo smart. Fate come Elon Musk: usate le piattaforme social – ad esempio Twitter – per avere il polso del mercato e diventare più competitivi. Sui social Musk ascolta i clienti, spesso risponde, valuta i feedback e ne trae ispirazione per migliorare prodotti e servizi delle sue aziende. Come quando una lamentela di un cliente si è trasformata, in 6 giorni, in una policy aziendale. I possessori di macchine Tesla occupavano i punti di ricarica, sfruttandoli come parcheggi, e creando disservizi agli altri clienti: partendo da un tweet polemico di un consumatore, in meno di una settimana, Musk ha applicato una penale per le soste “eccessive” nei centri di ricarica. Detto, fatto!