Cosa fare se il capo prende una decisione che non si condivide?

Leadership e collaborazione non sono sempre sinonimo di democrazia e consenso allargato: anche quando lo stile di management è orientato alla condivisione, le scelte aziendali potrebbero non essere in linea con le vostre idee.

Capita – e anche spesso – che sentiti tutti i pareri, raccolte le preferenze e le raccomandazioni del team – tra cui le vostre – il capo decida comunque di procedere in modo opposto, prendendo una decisione che non condividete.

E di cui, peggio ancora, dovrete occuparvi, assicurando di portare il progetto in porto con successo.

Disaccordo e responsabilità: immaginate qualcosa di più frustrante?

 

Decisioni non condivise: ecco come superare la delusione

La prima reazione spontanea potrebbe essere quella di rifiutarsi: non condividete la posizione, lo avete chiaramente espresso, eppure il vostro capo ha deciso comunque di andare avanti ignorando la vostra raccomandazione.

Bene, e allora che se la cavi da solo!

Questo atteggiamento, però, non è costruttivo e, spesso, non è nemmeno giustificato.

Chi dice, infatti, che siate voi ad avere ragione?

Non fatevi prendere dall’impulsività e riflettete: se avete scelto di ricoprire la posizione in cui siete, probabilmente vi fidate dell’azienda per cui lavorate e avete stima del vostro capo.

Non è così? E allora, al netto di questo episodio, forse è venuto il momento di guardarvi intorno.

Se invece finora avete condiviso le scelte fatte dal senior manager, abbandonate la presunzione: c’è una buona probabilità che la decisione presa, nonostante il vostro dissenso, sia quella giusta e che le persone al vertice abbiano avuto valide ragioni per procedere.

Fidatevi dell’esperienza di chi vi guida e fate tesoro delle loro idee per migliorare e per continuare ad apprendere.

Del resto, se un professionista di cui avete stima ha espresso un’opinione netta, probabilmente crede in quello che fa e avrà valide motivazioni.

Quali?

Sta a voi scoprirlo: sfruttate questo episodio per analizzare la situazione con occhio critico. Vi sta sfuggendo qualcosa? Ci sono fattori esogeni o endogeni che non avete considerato? Quali sono i risvolti strategici o tattici dell’azione da intraprendere? Quali le conseguenze possibili e gli impatti sul business?

 

Convinti? È tempo di agire

Credere davvero nel proprio compito è fondamentale per un risultato di qualità.

Se il senior manager vi ha chiesto di occuparvi dell’attività e di mettere a disposizione le vostre risorse, sappiate che portare a bordo il team chiedendo di prendere in carico il task in cui nemmeno voi credete, rischia di diffondere un feeling negativo. Il gruppo percepirà la vostra distanza dal progetto e sentirà lo scarso coinvolgimento: non aspettatevi, quindi, un risultato outstanding.

Fidarsi ciecamente del management, quindi, è sempre la scelta giusta?

In parte: se qualcosa non vi convince pienamente, riservatevi di valutarne i pro e i contro e di tracciare i punti, secondo voi, critici. Tenete stretta questa lista: quando il big boss vi chiederà di “farlo!” avere già un’idea chiara su quali sono i possibili ostacoli sarà importante per prevenire, insieme al gruppo, gli incidenti di percorso e per avere subito in tasca le chiavi per superarli.

Disciplina, smartness e fiducia: educate anche il vostro team a saper gestire le situazioni in cui il loro capo (cioè voi) impartisce ordini non condivisi. Potrebbe sempre tornarvi utile.

 

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