Come diventare leader Amplificatori e trarre il massimo dal proprio team

Arrigo Sacchi leader Amplificatore

Era il 1983 ed una delle squadre di calcio più antiche d’Italia, il Milan, si ritrovava nelle sabbie mobili della serie B dopo anni bui segnati dal calcio scommesse e da scelte strategiche e societarie poco felici.
Era il 1988 ed il Milan tornava a trionfare all’interno dei confini nazionali conquistando il suo undicesimo scudetto a quasi 10 anni di distanza dall’ultimo successo.
Era il 1989 e, 12 mesi più tardi rispetto all’inaspettato titolo ottenuto in Serie A, il Milan saliva sul tetto più alto d’Europa per la terza volta nella sua storia a ben 20 anni di distanza dalla conquista della Coppa dei Campioni firmata da Gianni Rivera. E si potrebbe dire la stessa cosa per l’anno successivo, quando il Milan non solo si è ripetuto in Europa, ma è riuscito a conquistare il titolo intercontinentale diventando indiscutibilmente una perfetta macchina vincente.

Un’escalation storica e di risonanza mondiale che ancora oggi permea gli almanacchi calcistici e risuona come un pilastro mitologico per chi cerca di trovare la strada verso il successo in campo sportivo e non.

Il principale fautore di questi successi è stato Arrigo Sacchi, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei primi leader rivoluzionari, innovativi e “Amplificatori” dell’era moderna.

Un leader Amplificatore è colui che riesce a moltiplicare e potenziare le capacità individuali dei componenti del proprio team, unendoli in un’orchestra virtuosa in cui la sinfonia creata dall’unione di ciascun valore è decisamente più dirompente della semplice somma della potenza dei singoli.
Tra gli Amplificatori spiccano personalità magnetiche in grado di attrarre i migliori talenti, i leader illuminati alla ricerca di sfide o investitori che responsabilizzano le risorse e mettono una porzione di leadership nelle mani di ciascuno.

Inutile per un leader Amplificatore, assumere talenti eccezionali, prime donne e risorse alla ricerca di visibilità individuale.
L’Amplificatore stimola l’apporto di ogni risorsa, allena la smartness e cerca l’equilibrio tra gli ingredienti di un team, per far sì che assaggiando la ricetta finale il palato possa godere della piacevole esplosione di tutti i sapori, nessuno escluso.
Al lato opposto, possiamo classificare i “Riduttori”: una categoria di leader, fatta da tiranni che creano un impero ricco di ansia soffocante o da piccoli manager impauriti all’idea di perdere il potere.
Una classe di manager che basa l’operato su parole chiave come elitarismo – “solo in pochi hanno vero talento, gli altri possono anche tacere” – immobilità – “o sei performante e talentuoso subito, oppure non lo diventerai mai. E io, di certo, non ho tempo da perdere per aspettare la tua crescita o tantomeno risorse da investire per stimolarla” – e autocelebrazione – “ho sempre ragione, e il mio team deve seguire alla lettera ciò che dico” -.

Il costo per l’impresa di un atteggiamento da Riduttore è elevatissimo: troppe risorse sprecate, interi team depotenziati e poche idee sul tavolo, possono portare la Company al tracollo.

Come comportarsi da Amplificatore, quindi?

Ecco alcuni semplici consigli per diventare leader illuminati e capaci di ottenere il massimo dal proprio team.

1.       Lasciate spazio alla riflessione di tutti

Mentre un leader Riduttore tende ad imporre la propria visione, senza possibilità di dibattito, il leader Amplificatore non propone subito il proprio punto di vista, ma lascia agli altri il compito di ragionare, riflettere e strutturare un’opinione. Un esempio concreto? In riunione, di fronte ad una nuova proposta messa sul tavolo da un fornitore o da un altro reparto dell’azienda, siate gli ultimi a dare una valutazione. Sarete stupiti da come i vostri dipendenti, interpellati uno ad uno, metteranno a fattor comune idee brillanti e soluzioni a cui non avreste mai pensato!

2.       Non ubriacate il team con le vostre idee

Nessuno ha detto che un leader ricco di idee e stimoli, e che soprattutto vuole mettere il proprio pensiero a fattor comune, sia un tiranno. Al contrario: ispirare la squadra con idee innovative frutto del talento e dell’esperienza può fare davvero la differenza. L’unico accorgimento: cercate di spendere le vostre perle con cura e lentezza, per non confondere la squadra, intorpidirne la capacità di ragionamento e togliere spazio al dibattito.

3.       Assegnate interi progetti ad ogni risorsa

Chiama questo, fai quello, mi serve velocemente una risposta di quel partner, correggi subito questa presentazione: quanti di voi lavorano così?
Eppure, essere un leader Amplificatore significa abbandonare una visione polverizzata del lavoro ed abbracciare un’attitudine differente. Date ad ogni membro del team la gestione di un intero progetto, dall’inizio alla fine. Solo in questo modo potrete responsabilizzarli al massimo ed ottenere da loro il più alto livello d’eccellenza e soddisfazione.

(2) commenti

  1. Sono convinto che questi principi siano quelli giusti. Il problema è non farsi prendere dallo sconforto e perseverare per sostenere il cambiamento. Anche rimettendoci di persona e queste non sono parole ma è esperienza vissuta.

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    • Quando ti ritrovi in un’azienda guidata da un un leader riduttore, avrai a che fare con i suoi sottoposti che saranno quelli che hanno acquisito potere per non soccombere e non ci stanno a stare in un gruppo. Allora sarà ancora più dura creare un team. Nel calcio si sa che si dipende da altre funzioni in una squadra. Sul lavoro invece ci si crogiola a vedere gli altri fallire per oblimarsi. Come affrontare tale situazione?

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