C’era una volta il QI: un indicatore d’intelligenza che da solo poteva identificare l’abilità di una persona e predire il suo successo professionale. Un mantra che per decenni ha guidato i processi di selezione del personale da parte delle aziende più quotate: il QI, fino a qualche anno fa, sembrava l’unico parametro interessante da valutare. Il team vincente? Quello composto da talenti purosangue, ovviamente, tutti con QI altissimi.
Chiaro il concetto?
Bene, ora dimenticatelo! Spostate il fuoco del vostro sguardo non più sull’aspetto intellettivo e razionale dell’essere umano, ma principalmente sul suo portato emotivo, sulla capacità di gestire le relazioni e sulla sua empatia nel comunicare.
Il nuovo trend in ambito business si chiama Intelligenza Emotiva e sta potentemente rivoluzionando il modo di concepire il talento.
Negli ultimi anni, infatti, non si parla d’altro. Ne ha parlato il Premio Nobel Daniel Kahneman, spiegando come una persona dall’alta intelligenza emotiva abbia in tasca un vantaggio competitivo ben superiore agli altri. Ne ha parlato il Foothill College, nella Silicon Valley, che ha individuato come la vera chiave del successo sia la capacità di decodificare i propri sentimenti, comprendere quelli degli altri e gestire le relazioni. Ne ha parlato il Canergie Institute of Technology, che ha addirittura identificato come l’85% del prestigio economico di un professionista sia dato dalla sua preparazione emotiva e dal suo approccio verso la comunicazione e la trattativa. Ne hanno, infine, parlato anche Vanessa Urch Druskat e Steven B. Wolff, che grazie ad un lungo studio sfociato nella pubblicazione “Building The Emotional Intelligence of Groups” hanno fatto un passo avanti, spostandosi dalla sola teoria ad esempi pratici a cui ispirarsi per eccellere in materia di gestione efficace delle emozioni.
Cari leader, ora sta a voi cavalcare il fenomeno e portarlo a vostro vantaggio.
Come? Sicuramente comprendendo che l’intelligenza emotiva è una delle caratteristiche principali alla base del successo di un team, da incentivare e proteggere. Solo con un’altissima empatia ed una forte componente emozionale una squadra può performare al meglio e superare ogni ostacolo.
E se cercare sul mercato risorse dall’alto tasso d’intelligenza emotiva può non essere un compito facile, quello che può essere più semplice, ed efficace, è impegnarsi a creare nel lavoro di tutti i giorni le condizioni affinché il team possa sviluppare la propria intelligenza emotiva, consolidando un legame potente.
Il traguardo da raggiungere? Un team pervaso da fiducia reciproca, con un forte senso di identità ed appartenenza ed una solida autostima.
Facile? Certamente no, ma assolutamente possibile, con i giusti consigli.
Partiamo insieme per un lungo viaggio, che durerà due puntate, in cui scopriremo le 7 regole d’oro che ogni leader dovrebbe seguire per trasformare le proprie risorse in una squadra motivata e pronta a dare sempre il massimo.
1. Lavorate su voi stessi!
Il modo più efficace per spingere il proprio team a migliorare in fatto di intelligenza emotiva, è senza dubbio quello di dare il buon esempio. Lavorare su sé stessi, come insegna la popolare scuola del “leading by example”, fa di un manager un vero punto di riferimento. Gli aspetti da rafforzare? Sia quelli relativi alla sfera individuale, che quelli legati alla relazione con gli altri. In termini personali, impegnatevi ad essere più consapevoli di voi stessi ed esercitatevi a gestire al meglio le emozioni, per mantenere sempre calma e lucidità. Alle prese con la gestione del gruppo, invece, affinate le vostre doti comunicative e quelle dell’ascolto. Saper esprimere in maniera efficace le proprie idee ed ascoltare con attenzione, stimolando il team a parlare apertamente ed a dare feedback spesso, sono doti in grado di fare la differenza. Se volete un team che sappia assumersi le proprie responsabilità, inoltre, siate i primi a farlo, evitando scuse, ammettendo gli errori e facendone tesoro per crescere e migliorare.
2. Trasferite entusiasmo
Sulla carta avete costruito un team motivato, composto da risorse che amano il loro lavoro? Ottimo: ora dovete assicuravi che la fiamma della passione non si spenga. Come? Diventando il motore dell’entusiasmo e portatore sano di positività. Condividete gli obiettivi da raggiungere, per stimolare coinvolgimento e far sentire tutti parte integrante del progetto. Congratulatevi spesso con il team, sottolineando i buoni risultati ed i traguardi, anche piccoli, raggiunti insieme. Stimolate, infine, il teamworking e la creazione di un clima leggero e piacevole, contagiando i membri del team con il vostro ottimismo.
E poi? Curiosi di scoprire di più?
Presto scoprirete le altre 5 regole d’oro per creare un team dall’elevata intelligenza emotiva!
stefano
Interessante. Da ora vi seguo.
Roberto Cumbo
Tutto molto interessante.
Alesandra Lunari
interessante
Mauro Stefanina
Trovo i Vs contributi sempre molto interessanti
redazione
Grazie!
Leghissa
Cose interessanti, magari in parte già lette ma la conoscenza di diverse idee sullo stesso tema è sicuramente fonte di arricchimento.