Come assicurarsi che le proprie skills rimangano rilevanti nel tempo

Formarsi. Perfezionarsi. Specializzarsi. Fatto?

Ecco, ora buttate via (quasi) tutto, e ricominciate.

È uno scherzo? – direte voi.

Niente affatto: si tratta della “dura lex – sed lex” di Darwin, applicata allo spietato contesto economico e professionale attuale.

Il mondo del business oggi ha regole nuove: il mercato frenetico e sempre in metamorfosi, ci chiede di essere trasformisti e versatili, pronti a evolverci continuamente.

Partendo dalle nostre competenze.

Secondo il rapporto “Future of Jobs” del World Economic Forum, infatti, entro il 2020 il 30% delle conoscenze acquisite ad oggi saranno inutili.

Non solo da rinfrescare, ma proprio da dimenticare. E da rimpiazzare con nuove skills, che oggi non consideriamo rilevanti.

Un meccanismo di “delete and rewrite”, con scadenza media quinquennale, non proprio semplice per i professionisti abituati a costruire, passo dopo passo, un patrimonio di skills graduale.

Del resto, fino a pochi anni fa, chi poteva immaginare anche solo l’impatto dei Big Data, così rilevante per il business attuale, o il peso della sostenibilità, diventata cruciale nelle strategie aziendali?

Il mondo si evolve a ritmi battenti: è tempo di alzare il passo.

E se il solo pensiero di cambiare sistema operativo dello smartphone, o di viaggiare in un Paese con la guida a destra, o ancora di imparare una nuova lingua, vi mette in difficoltà e fa tremare le vostre certezze basate sulle competenze consolidate, è tempo di allenarsi al cambiamento.

Ecco 3 consigli utili per possedere skills sempre rilevanti e appealing.

  1. Rilevanti oggi: perfezionare il bagaglio di skills

Per proiettarsi efficacemente verso il futuro, il primo passo è lavorare sul qui e ora.

Perfezionate il patrimonio di skills legate al vostro settore professionale di appartenenza, per fare in modo di rimanere sempre aggiornati e al passo coi tempi.

Velocizzatevi, affinate le vostre conoscenze, informatevi continuamente e apprendete più di quello che il vostro lavoro quotidiano richiede: insomma, fatevi trovare pronti al momento clou, per dimostrarvi competitivi e reattivi. Pronti a scattare sui blocchi di partenza.

  1. Sconfinate oltre la vostra comfort zone

Avete una posizione consolidata, un ruolo, un settore specifico di attività.

Ecco delimitata la vostra comfort zone: un luogo dove vi sentite confident, nel quale avete perfezionato le vostre competenze e dove…non succederà più nulla!

È fuori dalla comfort zone, infatti, che si gioca la partita: interessatevi ai settori limitrofi al vostro, ai job adiacenti, orizzontalmente o verticalmente.

Estendete le vostre skills osservando ciò che succede attorno a voi e mettendo a punto le competenze richieste per entrare in posizioni confinanti attraverso corsi online e offline, certificazioni, path formativi: quest’abitudine vi consentirà di essere perfettamente sincronizzati con i movimenti di mercato e vi permetterà di cogliere in corsa, e senza strappi, possibili promozioni o cambi di ruolo.

  1. Come si immagina tra 5 anni?

La classica domanda posta durante un colloquio di lavoro, ora ha una risposta certa: con il 30% di nuove skills!

Fissate dei check point di carriera, durante i quali ispezionare lo stato di salute delle vostre competenze e i movimenti del mercato.

Verificate, con sincerità, se il vostro bagaglio è ancora attuale, o se alcune skills stanno perdendo rilevanza a fronte di new entry.

Relativamente al futuro prossimo che immaginate per il vostro settore, modulate il balance delle vostro competenze, lavorando in modo individuale, a livello di team – collaborando ed evolvendovi grazie alla spinta del gruppo – e richiedendo il supporto della Company: le aziende più dinamiche e trasformiste, possono giocare un ruolo attivo nel contribuire al continuo apprendimento delle proprie risorse, offrendo corsi di specializzazione e occasioni formative.

 

Un commento

  1. Credo sia tutto molto stimolante, pieno di soddisfazioni sia professionali che umane.
    Certo la dinamicità ed il bisogno frequente di aggiornamento (refresh) fa un po’ a botte con la capacità di specializzazione . Sicuramente cambieranno gli strumenti a disposizione che ad oggi, secondo me, intravediamo soltanto .

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