Fare del bene facendo shopping? A Monza oggi è possibile, grazie a Citybility: il progetto innovativo che mette in contatto esercenti locali ed enti non profit della zona. Un network virtuoso in cui il consumatore, al centro, può scegliere di trasformare un acquisto in un bene per sé e per la comunità di appartenenza.
Un’idea brillante germogliata nel 2012 tra i banchi del MIP, grazie all’intuizione di 5 professionisti affermati, iscritti all’Executive MBA Serale. Sono Ivan Ciaburri, esperto in comunicazione, Alessandro Notaro, informatico, Mario Benuzzi, solido manager nel campo ICT, Mariga Perlongo e Gualtiero Brambilla Pisoni, ingegneri, i primi protagonisti del team di Citybility, a cui presto si uniranno altri membri. Dal loro incontro durante l’EMBA Serale inizia a crescere la voglia di condividere il sogno di lanciare una start-up innovativa, e si sviluppa la consapevolezza di avere solide competenze complementari da mettere a fattore comune. C’è chi è esperto in marketing, chi padroneggia per lavoro le nuove tecnologie, chi è professionista in bilancio ed economics.
Tutte skills che saranno i primi pilastri su cui costruire un sogno imprenditoriale caratterizzato da innovazione e creatività.
Non mancano le idee, a questo brillante team, né tantomeno l’ambizione: perché la volontà è quella di cavalcare due fenomeni di tendenza, contemporaneamente. La CSR, da un lato, che stava diventando trending topic, e il mondo delle start-up digitali, la grande promessa del business del futuro.
Ed è così che prende vita lo scheletro di Citybility, una piattaforma digitale, disponibile su web ed app, che trasforma il commercio quotidiano in un’imperdibile occasione di responsabilità sociale.
Consumatori, piccoli esercenti ed enti non profit sono i 3 protagonisti di questa bella storia d’innovazione.
Come funziona la piattaforma di Social Responsibility Shopping®, Citybility? La parola chiave è, ovviamente, semplicità.
Basta scaricare l’apposita app sul proprio smartphone, scegliere un punto vendita locale che aderisce all’iniziativa ed effettuare un acquisto. Dopo aver completato l’acquisto, fotografando il QR code Citybility presente in store, parte della spesa effettuata per comprare il bene o servizio – a discrezione del negoziante – verrà automaticamente destinata al sostegno di un ente non profit locale. Ma non finisce qui: l’innovativa app Citybility consente ai consumatori più attenti di seguire il percorso delle proprie donazioni e di vedere dove, concretamente, i fondi sono stati impegnati.
Un’idea che in un solo colpo trasforma lo shopping in un gesto di solidarietà, sostiene il commercio locale e finanzia gli enti non profit a beneficio della comunità.
Lanciato a Monza a maggio 2016, grazie al bando “Opportunità in rete” promosso dall’Assessorato alla Partecipazione Sociale, Giovani e Pari Opportunità del Comune, il fenomeno Citybility è già un successo. Lo dicono i numeri: dopo soli 3 mesi sono già oltre 50 i negozi che hanno scelto di partecipare alla sperimentazione, quasi 500 gli utenti registrati alla piattaforma e più di 250 le transazioni effettuate, con donazioni annesse.
Il progetto, secondo la testimonianza dei fondatori ex studenti MIP, sta per espandersi e toccherà presto altre città italiane e non solo: sfruttando un finanziamento europeo, il team Citybility sta valutando di invadere il mercato internazionale, individuando le città più sensibili al tema e potenziali per allargare a macchia d’olio il progetto.