Una fitta agenda iniziale.
Tante, troppe, slide piene di testo, da leggere dalla prima all’ultima parola.
Niente immagini o elementi visivi.
Copie stampate del documento distribuite tra i tavoli.
Se la vostra ultima presentazione aziendale è stata così, probabilmente è stata un tremendo insuccesso.
Iniziamo col dire che per raccontare un progetto, presentare un’idea e ottenere un “sì” pieno, non sempre serve un documento strutturato: può bastare una traccia, un input su cui discutere, una pagina bianca da riempire nel corso del racconto.
Ma se proprio non potete fare a meno di arrivare al fatidico meeting con un documento da proiettare, assicuratevi che sia smart e furbo, capace di anticipare le perplessità della platea e di colmare ogni dubbio prima che la titubanza si trasformi in un “vedremo”.
Ecco 6 tecniche di persuasione per una presentazione a prova di approvazione.
1. Un accenno del contesto
Ti hanno sempre detto che “less is more” – vero – e stai cercando di abbreviare il documento quanto più possibile per evitare di annoiare la platea. Attenzione, però, a non esagerare, rischiando di saltare passaggi cruciali. Il primo? Dare al pubblico un assaggio del contesto: soprattutto se stai presentando al board o a partner esterni, non tutti potrebbero aver seguito la tematica che stai presentando e non a tutti potrebbe essere chiaro lo scenario di riferimento. Non partire dalla soluzione, ma dedica qualche istante a ricordare il problema da affrontare. Solo così potrai portare tutti a bordo.
2. Il costo di un “no”
Hai spiegato a tutti il problema e ora, proprio tutti, si sono ricordati del perché non ne avevano mai parlato. Forse perché la tematica è complessa, forse perché richiede un cambiamento radicale.
In questo passaggio della presentazione il rischio è quello di perdere l’attenzione di buona parte della platea, convinta che sia meglio continuare a posticipare il problema.
Se vuoi tenere alto il commitment, questo è il momento di spiegare cosa significherebbe continuare a nicchiare: comunica in modo chiaro perché è necessario agire subito e quale sarebbe il costo di un ulteriore rinvio della questione.
3. Avvalora il metodo
Soprattutto se stai chiedendo agli interlocutori di fare uno sforzo importante per approvare la tua idea, devi darle quanta più credibilità possibile.
Spiega il metodo che hai utilizzato per approfondire la questione e metti in luce – se lo hai fatto – consultazioni interne ed esterne e ricerche di mercato.
Insomma, fai sì che il tuo lavoro mostri tutta la sua profondità e appaia ricco di radici e conferme concrete.
4. Dai una struttura chiara alla presentazione
Fai in modo che i tuoi interlocutori possano seguirti al meglio durante il racconto. Anche se la tematica secondo te è chiara e il ragionamento fila, assicurati di presentarla con una struttura lineare e molto chiara. Il trucco? Usare la regola del 3, un caposaldo del public speaking. Dividi l’argomento in 3 fasi e spiegale in modo chiaro e consecutivo. L’audience ti seguirà facilmente e troverà semplice anche un’idea complessa.
5. Dai un’anima ai numeri
Ok, i fatti. Ok, l’analisi. Ok, i dati oggettivi.
Ma che noia! Prova a dare un’anima – oltre che un corpo – al tuo documento abbinando ai numeri un esempio concreto, una storia, un aneddoto.
Lo storytelling è un’arma potente per aiutare il pubblico a visualizzare ciò che stai dicendo e ad entrare in connessione con la tua idea.
6. Concludi senza esitazioni
Non vorrai scivolare proprio sul più bello? Concludi al meglio la presentazione con una chiara call to action, esprimendola in modo esplicito e palese. Non lasciare nulla di non detto o di suggerito: rendi chiara l’azione necessaria, sia che si parli di un aumento di budget o di un’approvazione ad un progetto d’innovazione. Se hai seguito le 5 regole precedenti probabilmente gli interlocutori sono tutti dalla tua parte e non ti resta che calciare la palla in rete, per mettere a segno il tuo successo.
Lorenzo veronese
Molto chiaro ed esaustivo .